Xiaomi: auto elettrica pronta nel 2024 in collaborazione con BAIC

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Foto tratta da un tweet del fondatore di Xiaomi, Lei Jun

Possibile accordo tra Xiaomi e BAIC

La multinazionale cinese Xiaomi ha fondato la sua controllata Xiaomi Automobile Technology lo scorso anno con un capitale sociale di un miliardo di yuan (circa 140 milioni di euro), comunicando l’intenzione di investire nel settore Automotive con fondi dedicati allo sviluppo della guida autonoma (autonomous driving) con il suo programma Xiaomi Pilot Technology. Lo scorso 11 agosto il fondatore di Xiaomi, Lei Jun, su Twitter ha dichiarato che “da quando Xiaomi è entrata nel settore dei veicoli elettrici, il nostro team di guida autonoma ha riunito più di 500 membri, ha pianificato di investire 3,3 miliardi di Yuan (circa 477.321.000 euro) nella prima fase di ricerca e sviluppo e si è impegnato a sviluppare autonomamente algoritmi full stack. Miriamo a diventare un leader del settore nel 2024.” Oggi Bloomberg fa sapere che Xiaomi sarebbe in trattative con la compagnia cinese a partecipazione statale BAIC (Beijing Automotive Group Co.) per raggiungere l’obiettivo di produrre automobili a marchio Xiaomi a partire dal 2024. Le trattative riguarderebbero la possibilità di acquisire una partecipazione in una fabbrica BAIC di Pechino che lavora in collaborazione con Hyundai, la Beijing Hyundai No.2.

Xiaomi nel settore automobilistico cinese

A quanto pare, Xiaomi, dopo avere annunciato che sarebbe presto partita la produzione dei propri veicoli elettrici (EV), ha avuto notevoli difficoltà e ritardi in Cina per la concessione delle licenze. Questo perché, attualmente, l’industria dei veicoli elettrici in Cina è in piena espansione e le autorità cinesi hanno reso più complessa la normativa per ottenere permessi, licenze e agevolazioni statali. La politica di Pechino sembrerebbe orientata ad agevolare le joint venture e le unioni fra compagnie diverse, anche straniere, piuttosto che incoraggiare la creazione di nuove start-up cinesi del settore Automotive. A partire dal 1° gennaio 2022, infatti, il governo cinese ha revocato i limiti di proprietà alle imprese automobilistiche, consentendo agli investitori stranieri di creare imprese interamente di proprietà straniere nel settore, cosa che sino al 2021 non era possibile poiché la politica protezionistica di Pechino imponeva alle imprese un limite del 50% agli investimenti stranieri. Da qui si sono susseguiti diversi accordi tra compagnie cinesi, spesso di proprietà statale, e marchi giapponesi, sudcoreani, americani e tedeschi. Quindi, come nel caso di BAIC e Hyundai, sono diverse le aziende straniere che producono in Cina in collaborazione con un partner locale. Tra queste, oltre alla coreana Hyundai, anche Ford, Honda, Toyota, Nissan, VW, GM, Buick, Kia e Daimler-Benz. Probabilmente la prossima joint venture sarà proprio quella tra Xiaomi e Hyundai.

Per quanto riguarda gli altri partner di Xiaomi in quest’impresa di produzione di veicoli elettrici, la testata CnEVPost, operante a Shanghai e focalizzata su notizie riguardanti il settore automobilistico cinese, riporta che Xiaomi avrebbe scelto CATL e BYD come fornitori di batterie.  CATL e BYD sono i primi due produttori mondiali di batterie. Altra alleanza dovrebbe essere quella di Xiaomi con la taiwanese Foxconn, che in Cina fabbrica iPhone e che ha realizzato una piattaforma aperta per auto elettriche chiamata MIH.

Il mercato delle auto elettriche in Cina

Come abbiamo visto, il mercato cinese delle auto elettriche e a nuova energia è in rapidissima espansione e con questa nuova normativa che incoraggia gli investimenti stranieri, Pechino spera di aumentare le esportazioni di veicoli di marca straniera di fabbricazione cinese. Dei veicoli elettrici più venduti in Cina lo scorso anno, la stragrande maggioranza delle vendite proveniva da marchi cinesi, a parte Tesla che ha un proprio stabilimento di produzione cinese. Probabilmente nei prossimi anni, vedremo nascere nuove produzioni nate dalle collaborazioni tra aziende cinesi e straniere.

Lista dei 15 autoveicoli a Nuova Energia più venduti in Cina

Secondo una stima del canale CNBC gli autoveicoli a Nuova Energia più venduti in Cina nel corso del 2021 sono:

  1. SAIC-GM-Wuling Hongguan Mini
  2. BYD Qin
  3. Tesla Model Y
  4. Tesla Model 3
  5. BYD Han
  6. BYD Song
  7. Li One (Li Auto)
  8. Chery eQ
  9. Changan Benben EV
  10. Aion S (spin-off di GAC Motor)
  11. Great Wall Motor Ora Black Cat
  12. Xpeng P7
  13. BYD Tang
  14. Great Wall Motor Ora Good Cat
  15. Hozon Auto Nezha V
SAIC GM Wuling Hongguang Mini auto elettrica cinese economica
HongGuang Mini EV. Photo: saicmotor.com

In testa a questa lista troviamo la Wuling Hongguang Mini Ev, la mini auto elettrica che da un paio di anni è in testa alle classifiche di vendita di veicoli a nuova energia del mercato cinese. Viene venduta al prezzo di soli 28.800 Yuan (circa 4.160 euro). È prodotta dalla cinese SAIC in collaborazione con l’americana General Motors. La SAIC in luglio 2022 ha registrato un aumento delle vendite delle proprie auto del  43.7% ed ha raggiunto il 68° posto nella classifica Fortune Global 500 del 2022. Intanto SAIC fa sapere che il 21 luglio scorso sono partiti per l’Europa i primi 1.000 modelli di MG4 Electric; MG è uno dei marchi con i quali SAIC esporta in Europa. Sul sito ufficiale SAIC, il colosso cinese afferma di mirare a vendere più di 800.000 veicoli all’estero quest’anno, con l’obiettivo di espandere ulteriormente la sua leadership nel mercato internazionale.

Manu MP Ferrari

Manu MP Ferrari

Laureato in Scienze e tecnologie informatiche, appassionato di nuove tecnologie, elettronica, motori, animali, cibo e viaggi, soprattutto quelli inaspettati e improvvisati :-). Se vuoi sapere di più e leggere il mio blog personale, scrivimi a manu@migliorprodotto.info

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