LED vs OLED vs QLED vs Nanocell: guida a tutte le differenze degli schermi TV

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Il mondo degli schermi televisivi è molto complesso, soprattutto per quanto riguarda le differenze tra i vari tipi di tecnologie utilizzate nella produzione, quindi, al momento dell’acquisto, non è raro chiedersi se sia meglio una TV OLED o QLED oppure quali siano le differenze tra Neo QLED e Nanocell. Cerchiamo di fare chiarezza con una guida completa che dissipi un po’ di dubbi e aiuti il consumatore a scegliere la migliore TV.

Come siamo arrivati alle nuove tecnologie dei display TV

Facciamo un breve passo indietro per spiegare come si sia passati dai vecchi televisori a tubo catodico (CRT Cathode Ray Tube) ai nuovi TV a schermo piatto (Flat TV). Benché il display a cristalli liquidi (LCD Liquid Crystal Display) sia stato inventato nel 1964 con una tecnologia di tipo trasmissivo a lampade di luce a incandescenza che attraversano il cristallo liquido (liquido racchiuso tra due superfici di vetro con contatti elettrici) per creare i pixel, le applicazioni nel campo della produzione di monitor e televisori erano limitate a dispositivi piccoli e portatili, mentre per i display piatti molto grandi si stava sperimentando la tecnologia al plasma (PDP Plasma Display Panels) che però era molto costosa ed energeticamente dispendiosa. La tecnologia LCD era riservata per lo più ai display di orologi digitali e calcolatrici e piccoli monitor da 3”. Infatti, solo nel 1989 Sharp Corporation, in Giappone, immise sul mercato il primo LCD da 14 pollici a matrice attiva (AMLCD Active Matrix Liquid Crystal Display) con utilizzo di un array TFT (Thin Film Transistor). Da quel momento la produzione si orientò verso pannelli LCD sempre più avanzati che potessero sostituire i vecchi e ingombranti pannelli CRT, che fossero una valida alternativa al Plasma e che potessero essere utilizzati in diversi campi come, per esempio, quello fotografico per la fabbricazione di fotocamere e videocamere con display digitale.

Primo Monitor TFT LCD da 14" di Sharp - Confronto display TV
Photo: World's First 14-Inch Color TFT LCD 1988 © Sharp Corporation
Prime videocamere LCD - ViewCam Sharp - Confronto display TV
Photo: VL-HL1 LCD ViewCam 1992 © Sharp Corporation

LCD vs LED

Quali sono le differenze tra LCD e LED

Quando è stato inventato, l’LCD utilizzava una luce fluorescente come retroilluminazione, la quale presentava diverse limitazioni. Così, agli inizi del 2000 si è passati ad utilizzare i diodi a emissione di luce (LED Light Emitting Diode) al posto delle lampade fluorescenti con un notevole miglioramento della definizione e delle immagini, una riduzione dello spessore del pannello, una maggiore durata e una migliore efficienza energetica. Dunque, la differenza tra LCD e LED è nella retroilluminazione. Tutti i monitor LED sono monitor LCD ma non tutti i monitor LCD sono LED, anche se attualmente, nel mercato delle TV, non si utilizza più la vecchia tecnologia a lampade degli LCD.

Tipologie display LED

Alcuni modelli di display LED hanno la retroilluminazione LED Full-Array e sono anche detti Full LED o LED Back Lighting (Back-lit), ad indicare che i LED sono posizionati a intervalli regolari dietro lo schermo per creare un’illuminazione uniforme e un’eccellente definizione delle immagini. Altri modelli sono LED Edge Lighting (Edge-lit LED o semplicemente Edge LED) ossia con i LED posizionati lungo i bordi dello schermo. I monitor Edge LED, rispetto ai Full-array, sono meno performanti come qualità complessiva dell’immagine ma consentono, grazie all’illuminazione perimetrale, di avere uno pannello molto sottile mentre i TV Full LED non possono essere ultra piatti necessitando di una distanza minima tra pannello LCD e pannello LED per il posizionamento dei LED dietro lo schermo.

Tipologie LCD: IPS e VA

I pannelli LCD con retroilluminazione a LED possono essere di due tipi: IPS (In-Plane Switching) o VA (Vertical Alignment). Come abbiamo visto, i cristalli liquidi sono una miscela di materia a stati differenti (liquido e solido) che negli schermi LCD è situata tra due superfici di vetro. Nei pannelli IPS le molecole di cristalli liquidi si muovono parallelamente a queste superfici vetrose e non perpendicolarmente e sono allineate orizzontalmente. Nei pannelli VA tali molecole sono verticali e si muovono perpendicolarmente al substrato di vetro. Entrambi i pannelli VA e IPS sono considerevolmente migliori dei vecchi LCD TN (Twisted Nematic, in italiano Nematico Contorto) in cui i cristalli liquidi si muovevano all’applicazione di una tensione che erano proprio quelli degli inizi utilizzati per orologi digitali e calcolatrici.

Meglio IPS o VA?

Nel tempo, le due tecnologie sono state molto migliorate e potenziate e, pur essendo abbastanza simili, entrambe presentano vantaggi e svantaggi se messe a confronto. Per esempio, un pannello IPS ha ampi angoli di visione ma un rapporto di contrasto ridotto mentre un pannello VA ha un contrasto elevato ma angoli di visione ridotti. Per quanto riguarda invece l’uniformità del nero, i pannelli VA offrono prestazioni migliori di quelli IPS, benché l’uniformità del nero non sia eccellente in entrambi.

LED vs Mini-LED vs Micro-LED vs OLED

Cosa significa Mini-LED

I televisori MiniLED non sono altro che TV LED i cui LED sono di dimensioni molto ridotte (massimo 300 micron) e quindi i pannelli MiniLED hanno un numero superiore di diodi rispetto ai LED; questo, rispetto ai modelli LED tradizionali, comporta una maggiore luminosità, un local dimming (spegnimento selettivo dei LED) più preciso e quindi un maggiore rapporto di contrasto. Tuttavia, rispetto ai nuovi TV OLED, l’angolo di visione è più ridotto, anche se oggi i Mini-LED di fascia alta presentano prestazioni simili a quelle dei televisori OLED.

Cosa significa Micro-LED

Nei TV MicroLED le dimensioni di ogni LED sono ulteriormente ridotte rispetto ai MiniLED per un massimo di 100 micron, quindi questi display sono composti da decine di migliaia di LED, grandi quasi quanto ogni singolo pixel, che si accendono o spengono in maniera indipendente l’uno dall’altro. È una tecnologia estremamente costosa e per questo ci sono pochi modelli prodotti. Il primo display a MicroLED è il modello The Wall di Samsung, uscito nel 2018. Si tratta di display di dimensioni molto grandi fino a 1.000 pollici e con risoluzione 16K quindi adatti all’utilizzo professionale per fiere, eventi, congressi, centri commerciali, sale riunioni o altri luoghi di proiezione.

Che cosa significa TV OLED e come funziona

OLED è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode che significa Diodo Organico a Emissione di Luce detto anche Diodo Organico Elettroluminescente.  La sigla ci fa capire che stiamo parlando di un display capace di emettere luce propria. Infatti, a differenza dei televisori LCD LED, gli OLED non utilizzano una retroilluminazione e hanno invece milioni di pixel auto-illuminanti. Un display OLED è composto da diversi strati, solitamente 4, uno strato di materiale organico che emette luce appoggiato su un substrato di vetro o plastica, racchiusi tra due strati di trasporto. Oggi gli OLED hanno raggiunto livelli di performance molto alti con angoli di visone più ampi, elevata luminosità, ottimo contrasto, tempi di risposta eccellenti e straordinaria definizione dei colori e delle immagini. Di recente, durante IFA 2022, il più grande Tech Show europeo, LG ha presentato il più grande modello di OLED mai prodotto dalla compagnia, con un impressionante schermo da ben 97 pollici. Mentre Samsung ha presentato l’Odyssey OLED G8, il primo monitor gaming OLED dell’azienda.

Tipologie di OLED

Esistono due tipi di tecnologie OLEDa matrice passiva (PMOLED Passive Matrix Organic Light Emitting Diode) e attiva (AMOLED Active Matrix Organic Light Emitting Diode). I modelli AMOLED a matrice attiva constano di una componente elettronica conduttiva per accendere e spegnere ciascun pixel singolarmente. I modelli PMOLED utilizzano uno schema di controllo molto semplice in cui conduttori verticali e conduttori orizzontali si intersecano creando i pixel di ogni riga che si attiva in sequenza, una per volta. Ovviamente per i display delle TV si utilizzano la tecnologia AMOLED con tutti i vantaggi che essa comporta, dai neri perfetti all’eccellente qualità delle immagini, dall’ampio raggio di visione al ridotto spessore del pannello.

LED vs Mini LED vs OLED differenze e confronto pannelli TV
Photo: LED vs Mini LED vs OLED © LG Electronics
LED vs Mini LED vs OLED differenze e confronto pannelli TV
Photo: LED vs Mini LED vs OLED © LG Electronics

OLED QLED QD-OLED Neo QLED: differenze e confronto

Cos’è un QLED

QLED è l’acronimo di Quantum Dot Led (schermo a punti quantici o schermo Quantum Dot). Il punto quantico è un nanocristallo fatto di silicio e materiali semiconduttori che, nel caso degli schermi, emettono luce assorbendola dalla retroilluminazione. I primi studi sui punti quantici partono in Russia negli anni ’70 sino ad approdare in America negli anni ’80 con la prima produzione di nanocristalli in forma liquida dei laboratori Bell. Questi studi applicati alla produzione dei display hanno consentito di utilizzare i nanocristalli inserendoli nello strato di retroilluminazione delle TV LED. La luce blu, tipica dei LED, viene riflessa dai punti quantici che, grazie alla loro fluorescenza, la neutralizzano restituendo una luce bianca più luminosa e contenente tutte i colori dello spettro cromatico. Il marchio che più ha lavorato alla produzione di questo tipo di display per Smart TV è stato Samsung, infatti i QLED sono spesso associati a modelli di questo brand. Varie sono le sigle utilizzate da Samsung per i suoi modelli, per esempio Neo QLED sono stati chiamati i modelli di TV che utilizzano i Mini-LED per la retroilluminazione. Mentre LG è più conosciuta per i TV OLED tanto che spesso capita di leggere articoli che rispondono all’interrogativo se sia meglio l’OLED di LG o il QLED di Samsung. A questo proposito tra i due colossi c’è stata una vera e propria battaglia con un reclamo da parte di LG Electronics alla Korea Fair Trade Commission (KFTC) della Corea del Sud in cui LG ha sostenuto che la pubblicità dei QLED Samsung è ingannevole, dal momento che, secondo LG, una vera TV QLED utilizzerebbe LED a punti quantici che emettono luce propria e non una sottile pellicola a punti quantici su una retroilluminazione a LED come quella utilizzata nei modelli Samsung. Alla fine la Commissione coreana per la concorrenza leale ha respinto la dencuncia di LG ma con una clausola per Samsung che da quel momento è obbligata a chiarire che i suoi QLED utilizzano una retroilluminazione. Poi, a partire dal 2022, Samsung ha cominciato la sua produzione di TV QD-Oled (Quantum Dot OLED) che è un OLED in cui per la generazione delle immagini vengono applicati dei Quantum Dots verdi e blu che, colpiti dalla luce blu del LED, la trasformano per generare tutti i colori dello spettro.

Meglio OLED o QLED?

Come abbiamo visto, il punto di forza di un QLED è certamente la luminosità che in alcuni modelli TV di fascia alta può superare i 2.000 nits, mentre gli OLED arrivano a circa 1.000 nits. Alcuni QLED utilizzano anche una tecnologia chiamata full-array local dimming per consentire livelli di nero più alti. Tuttavia, se consideriamo tutte le altre caratteristiche necessarie per avere un’ottima TV, come angolo di visione, contrasto e input lag, la TV OLED resta la TV migliore.

Meglio OLED o QD-OLED?

Se fra OLED e QLED, la scelta migliore è il pannello OLED, nel caso del confronto tra OLED e QD-OLED le cose cambiano. Come abbiamo visto il QD-OLED è stato introdotto da Samsung nel 2022 ed unisce in sé due tecnologie, quella OLED con le sue proprietà di luce autoemissiva e il Quantum Dot con le sue proprietà di luminosità; questo rende il QD-OLED tecnicamente superiore all’OLED ma abbiamo ancora pochi modelli disponibili per capire se i progressi in termini di contrasto, luminosità e gamma cromatica diventeranno sempre più sostanziali.

Che cos’è il Neo QLED

Essendo giunti fin qui alla conclusione che l’OLED sia migliore delle altre tecnologie prese in considerazione (aspetteremo di vedere se ci saranno progressi nei QD-OLED), cerchiamo di capire se sia meglio un TV OLED o Neo QLED partendo dal significato di Neo QLED. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte ad una sigla commerciale introdotta da Samsung che indica semplicemente un televisore a retroilluminazione a Mini-LED, mentre il QLED utilizza la retroilluminazione a LED. Quindi il confronto è sempre tra pannello retroilluminato QLED, questa volta a MiniLED, e OLED. I vantaggi di un QLED a retroilluminazione MiniLED è che il controllo della luce è più preciso in un Neo QLED rispetto ad un QLED. Migliorano anche il contrasto, la luminosità e la profondità dei neri. Diciamo che il Neo QLED raggiunge le prestazioni dell’OLED e in alcuni casi è anche meglio, per esempio in ambienti molto illuminati anche con luce artificiale mentre l’OLED resta la scelta di elezione per luoghi meno luminosi. Se dovessimo attribuire un punteggio sarebbe di pareggio perché in alcuni casi e situazioni, le prestazioni del Neo QLED sono migliori, in altre vince l’OLED. Va da sé che il Neo QLED è un passo avanti rispetto ai QLED Samsung ed è di gran lunga migliore, mentre tra un OLED LG e un Neo QLED Samsung, si dovrebbe fare una valutazione sul modello specifico.

Nanocell: significato

Come i QLED di Samsung, anche alcuni modelli di Smart TV di LG vengono prodotti sfruttando le proprietà dei nanocristalli che vengono posizionati in TV LED tra i cristalli liquidi e lo schermo. Possiamo dire che le TV Nanocell siano la risposta di LG ai QLED di Samsung, utilizzando una tecnologia molto simile. Quindi mettendo a confronto Nanocell e QLED, la scelta andrà fatta valutando tutte le altre caratteristiche della TV, soprattutto la retroilluminazione che, come abbiamo visto, può essere Edge LED nei modelli di fascia medio-bassa o Full-array e Mini-LED nei modelli di fascia alta.

Nanocell vs OLED

Da quanto detto, è chiaro che confrontare le TV Nanocell con gli OLED è come confrontare i QLED con gli OLED. Entrambe le tecnologie presentano vantaggi e svantaggi però bisogna tenere presente che i Nanocell sono comunque LCD con retroilluminazione e non, come nel caso degli OLED, dotati di schermi autoemissivi. Il vantaggio, rispetto agli OLED, è che costano molto meno e offrono prestazione di fascia alta, soprattutto nel caso in cui la retroilluminazione sia MiniLED. Uno dei vantaggi dei televisori NanoCell di LG è che i pannelli sono IPS, per cui offrono un angolo di visione molto ampio e si possono utilizzare in stanze con molta luce. Inoltre, rispetto agli OLED, non presentano il rischio burn-in (OLED Screen Burn) ossia il difetto di un’immagine che rimane fissa sullo schermo se è stata ferma sul display troppo a lungo. Tuttavia, bisogna dire che nelle moderne Smart TV è molto difficile che questo difetto si verifichi perché sono dotate di vari sistemi di compensazione.

La risoluzione dello schermo: Hd Ready, Full HD, Ultra HD, 4K, 8K

Finora abbiamo parlato delle tecnologie utilizzate per la produzione degli schermi delle TV, ma tra le tante sigle che accompagnano qualsiasi modello di Smart TV, troverete anche indicazioni sulla risoluzione. La risoluzione definisce il numero di pixel (o punti) che compongono l’immagine sullo schermo. Maggiore è il numero di pixel che compongono l’immagine, maggiore sarà la risoluzione e la qualità dell’immagine. Essendo un argomento diverso anche se correlato a quello delle tecnologie di produzione, lo tratteremo approfonditamente in un’altra guida.

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Manu MP Ferrari

Manu MP Ferrari

Laureato in Scienze e tecnologie informatiche, appassionato di nuove tecnologie, elettronica, motori, animali, cibo e viaggi, soprattutto quelli inaspettati e improvvisati :-). Se vuoi sapere di più e leggere il mio blog personale, scrivimi a manu@migliorprodotto.info

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