Sonos e Google in una nuova battaglia legale per violazione di brevetti audio

Le battaglie legali tra Google e Sonos vanno avanti dal 2016. Inizialmente è Sonos a portare in tribunale Google per violazione di brevetti. Le due aziende avevano inizialmente collaborato per integrare le funzionalità di Google sui dispositivi Sonos. A quanto pare il colosso di Mountain View avrebbe poi riutilizzato la tecnologia multi-stanza di Sonos (wireless multiroom speaker system) sui propri dispositivi senza pagare le relative licenze di utilizzo. Ora, invece, è Google a denunciare Sonos per violazione di brevetti.
Come fa sapere Bloomberg Law, Google LLC ha intentato due cause contro Sonos in un tribunale federale della California sostenendo che gli smart speaker Sonos violano ben sette diversi brevetti di proprietà di Google. Un portavoce di Google riferisce di “una campagna aggressiva e fuorviante contro i prodotti Google” da parte di Sonos. Sonos, attraverso il proprio ufficio legale, replica che tutte le cause che hanno visto le due aziende scontrarsi, sono finite in favore di Sonos e che le nuove cause intentate da Google sono una tattica intimidatoria per vendicarsi contro Sonos per avere denunciato le pratiche monopolistiche di Google e una strategia tesa a evitare di pagare a Sonos le giuste royalty per avere violato circa 200 brevetti. Insomma, sembrerebbe che nessuna delle due aziende voglia arrendersi alle ragioni dell’altra. E questo è un peccato, dato che la collaborazione fra Sonos e Google è vantaggiosa innanzitutto per gli utenti. Abbiamo visto come i dispositivi audio Sonos siano fra i più tecnologicamente avanzati attualmente in commercio. Nella nostra classifica dei migliori smart speaker, abbiamo inserito due Smart Speaker Sonos, il Move, un altoparlante intelligente portatile e il Sonos One Gen 2, un altoparlante smart per interni, entrambi compatibili con l’ecosistema Google.
Il documento legale depositato da Google denuncia che l’assistente vocale recentemente disponibile sui dispositivi Sonos attivabile con “Hey, Sonos”, utilizza la tecnologia Google senza che questi abbia concesso i diritti di utilizzo. In particolare, nel documento si dice che questa funzione di controllo vocale per controllare i prodotti in modo efficiente dal punto di vista energetico attraverso l’uso di parole rapide (hotwords) e per gestire la ricarica della batteria si basino su tecnologie proprietarie di Google LLC.
I dispositivi interessati sarebbero:
- Sonos One
- Sonos Move
- Sonos Roam
- Sonos Roam SL
- Sonos Arc
- Sonos Bea
In passato Google ha dovuto modificare alcune funzionalità dei suoi altoparlanti intelligenti, dal momento che un tribunale americano aveva stabilito che fossero stati violati dei brevetti Sonos. Vedremo invece come andrà ora per Sonos, sperando che le aziende ritornino ad una collaborazione per produrre dispositivi sempre più avanzati ed efficienti.