Condizionatori e climatizzatori: come ridurre il consumo energetico e risparmiare

Condizionatori e climatizzatori: come ridurre il consumo energetico e risparmiare. Consigli

La necessità di ridurre il consumo energetico

Con l’arrivo della stagione calda e negli ultimi anni possiamo definirla “torrida” si alzano i consumi energetici per climatizzare case e uffici che, in alcuni casi, diventerebbero inabitabili senza un sistema di climatizzazione e di rinfrescamento dell’aria.

In un periodo in cui si parla spesso di risparmio energetico e di riduzione dei consumi anche per la crescente attenzione all’ambiente e in riferimento a situazioni che hanno portato ad un rapido aumento delle tariffe energetiche, è importante porre massima attenzione all’uso che si fa di elettrodomestici che potrebbero comportare un dispendio eccessivo e uno spreco energetico. A tale proposito, dal 1° maggio scorso è partita quella che è stata denominata “Operazione Termostato” ossia una stretta del Governo su condizionatori, climatizzatori e riscaldamento negli uffici pubblici che dovrebbe durare per tutto il 2022 e sino al 31 marzo 2023, per risparmiare fino a quattro miliardi di metri cubi di gas nel 2022. Questo ci fa capire quanto la questione sia importante anche per i singoli cittadini, quindi per le abitazioni private e gli uffici privati anche in riferimento alle proprie bollette.

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Differenza tra condizionatore e climatizzatore

Spesso i termini “condizionatore” e “climatizzatore” vengono utilizzati come se fossero sinonimi. In realtà sono apparecchi che presentano caratteristiche diverse. Quindi, anche se, nel gergo comune, i consumatori e gli stessi produttori per questioni di marketing, non fanno distinzione tra i due termini, è importante chiarire le differenze perché aria condizionata e aria climatizzata hanno caratteristiche diverse.

Il condizionatore è una macchina per raffrescare l’aria degli ambienti interni attraverso la regolazione della velocità di ventilazione, per cui offre la possibilità di regolare la velocità di funzionamento, ma non permette di impostare con esattezza i valori di temperatura e umidità. L’umidità tende a ridursi solo come effetto dell’abbassamento della temperatura.

Il climatizzatore permette di scegliere la temperatura desiderata e il livello di umidità e quindi può sia raffreddare che riscaldare gli ambienti. Inoltre molti climatizzatori oggi in commercio consentono il controllo igrometrico, ossia dell’umidità, integrando, quindi, la funzione di deumidificazione in maniera diretta e non come conseguenza indiretta dell’abbassamento delle temperature.

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Come usare bene condizionatori e climatizzatori e risparmiare

Benché i nuovi apparecchi per la climatizzazione siano spesso a risparmio energetico con classe energetica superiore alla A (A+, A++ e A+++) e quindi non ancora entrati ufficialmente nel riscalaggio della Nuova Etichetta energetica EU, bisogna fare attenzione all’uso che se ne fa, soprattutto se si ha già a disposizione un apparecchio con una classe inferiore e non si ha intenzione di sostituirlo.

I consumi effettivi del condizionatore o del climatizzatore variano a seconda di una serie di fattori come il tempo di accensione, il costo dell’energia stabilito nel proprio contratto energetico, la potenza e la classe energetica dell’apparecchio, la modalità di utilizzo, la zona climatica, efficienza termica dell’abitazione.

Per ridurre i consumi vi elenchiamo 10 consigli che potrebbero abbassare notevolmente il costo della bolletta:

  1. In fase di acquisto prediligere condizionatori o climatizzatori di classe energetica non inferiore alla A. A parità di classe energetica, prediligere il climatizzatore al condizionatore (anche se, come abbiamo visto, nel gergo comune, i due termini sono intercambiabili pur indicando apparecchi differenti) che dà una maggiore libertà di impostazioni e può essere utilizzato anche in inverno per riscaldare ambienti particolarmente freddi.
  2. Scegliere un apparecchio con motore Inverter. Rispetto al tradizionale modello on/off, con la tecnologia Inverter, il motore non si ferma e si riavvia a intervalli modulando la potenza erogata in base alla necessità ambientale.
  3. Porre attenzione alla potenza dell’apparecchio che deve essere scelta in base alle dimensioni dei locali da raffrescare. Un apparecchio troppo potente in un ambiente piccolo consumerà inutilmente più del dovuto. Per fare un rapido calcolo, considerate che serve una potenza pari a 100 btu per metro cubo. Per uno spazio tra i 10 e 15 mq, basta un apparecchio da 2,5 W e 9000 btu. Acquistare condizionatori 12000 btu per locali di queste dimensioni sarebbe uno spreco. Un condizionatore da 12000 btu è adeguato per una stanza che va dai 15 ai 25 mq.
  4. Se possibile e l’installazione non è un problema, prediligere un apparecchio a parete fisso. I condizionatori portatili sono difficili da collocare, a meno che non si vogliano fare delle modifiche alle finestre. Infatti, per garantire la massima efficienza ed evitare la dispersione dell’aria fredda, il tubo del climatizzatore portatile dovrebbe essere perfettamente isolato. A volte, però, serve proprio scegliere dei condizionatori senza unità esterna e quindi, per risparmiare, se si sceglie un apparecchio portatile, preoccuparsi di assicurare al tubo il massimo isolamento e di scegliere climatizzatori portatili con una classe di efficienza energetica non inferiore alla A+.
  5. Collocare l’apparecchio abbastanza in alto e in un punto libero della stanza. L’aria fresca scenderà dall’alto verso il basso e, senza ostacoli, si estenderà uniformemente nell’ambiente.
  6. Ridurre le fonti di calore, per esempio abbassando le tapparelle o le persiane oppure utilizzando delle tende. In questo modo la stanza si raffredderà prima e il consumo sarà inferiore.
  7. Accendere l’apparecchio di climatizzazione solo nelle stanze in cui si soggiorna o subito prima di soggiornarvi per rinfrescare l’ambiente. Evitare di climatizzare tutta la casa se ci sono ambienti dove non c’è nessuno. Sembra una cosa ovvia ma in realtà è uno spreco molto diffuso.
  8. La differenza di temperatura fra esterno ed interno dovrebbe essere di massimo 7 gradi. Evitare di abbassare troppo i gradi sia per risparmiare sia per evitare problemi di salute che sbalzi troppo alti comporterebbero.
  9. Fare regolare manutenzione dell’impianto di climatizzazione. La pulizia regolare dei filtri, una o due volte l’anno, permette all’aria un passaggio più fluido e un miglioramento dell’efficienza energetica.
  10. Infine, un abbattimento sostanzioso dei consumi ma anche un’opzione per evitare i problemi di salute legati all’uso dei condizionatori, si ha utilizzando la funzione DRY ossia usando l’apparecchio in funzione deumidificazione. Abbassando la percentuale di umidità, l’ambiente si rinfrescherà in maniera naturale.
Manu MP Ferrari

Manu MP Ferrari

Laureato in Scienze e tecnologie informatiche, appassionato di nuove tecnologie, elettronica, motori, animali, cibo e viaggi, soprattutto quelli inaspettati e improvvisati :-). Se vuoi sapere di più e leggere il mio blog personale, scrivimi a manu@migliorprodotto.info

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